La tradizione napoletana: 'mpustarelle e sfogliatelle



La tradizione napoletana è ricca di piatti da scoprire, ricette che permettono di fare un viaggio nel tempo alla ricerca della ricetta originale o delle mille varianti. Il tema dell’ultimo incontro alla scoperta delle antiche ricette partenopee targato ’O Sfizio d’’a Notizia di Enzo Coccia sono state ‘mpustarelle e sfogliatelle. La giornalista Laura Gambacorta è riuscita a mettere insieme due pizzaioli, un panettiere, un mugnaio e tre pasticceri, che hanno dato vita ai protagonisti del racconto del Professor Fabrizio Mangoni.
La sfogliatella Santa Rosa, dolce tipico napoletano

La 'mpustarella si ispira a un pane tradizionale napoletano, ma è realizzata con un blend di farine ad hoc. Un impasto molto idratato e la doppia cottura che fanno sì che il pane realizzato sia croccante all’esterno e sofficissimo all’interno, adatto ad accogliere i ripieni più disparati senza coprirli, ma esaltandoli. Enzo Coccia ed Edoardo Ore, aiutati dal panettiere Massimiliano Malafronte e col supporto del Molino Dallagiovanna, hanno sfornato il pane che vorrei ogni mattina, con un profumo antico e un sapore così buono che ogni volta sono tentata dal chiederne una fornitura a vita! Il bello è che non sono mai soddisfatti, continuano a migliorarlo e ogni volta che lo riassaggio lo trovo più buono della volta precedente!
La 'mpustarella tradizionale di ’O Sfizio d’’a Notizia
Se si parla di tradizione a Napoli, non si può non pensare ai dolci che si trovano solo in questa città. Il professor Mangoni ci ha ammaliato con la storia della sfogliatella, la sua origine è intrigante, si perde delle mille e una notte. Questo dolce tipico napoletano nasce in Medioriente e passa dalla Sicilia, ma la sfogliatella come la conosciamo oggi è stata inventata da una monaca in Costiera Amalfitana e nasconde mille allusioni erotiche. Il percorso delle delizie preparate da Salvatore Capparelli, Vincenzo Mennella e Ciro Scarpato parte dal ripieno alle mandorle della sfogliatella seicentesca, passa per  il profumo di agrumi di quella moderna, per approdare alla voluttuosità della crema pasticcera della Santa Rosa.
Dopo questa serata, non vedo l’ora di scoprire la prossima tappa di questo viaggio nella storia del gusto :) perché, come ha detto Enzo Coccia, non possiamo migliorare e pensare al futuro se non conosciamo la nostra tradizione.

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