Buono come il... pancarrè con la tecnica Tang Zhong


Vi scrivo dritta dritta da Parigi, ma invece di raccontarvi della bontà della pasticceria francese e di tutti i dolci che sto mangiando, vi parlo di un metodo orientale per rendere il pane sofficissimo e morbido a lungo :P
Il Tang Zhong è un metodo cinese che veniva utilizzato nella preparazione degli spaghetti e della pasta per i ravioli, successivamente questa tecnica è stata adottata anche per la preparazione del pane che risulta così  molto più soffice e scioglievole. In pratica, si mescola una parte di farina con cinque parti d’acqua  e si porta questo impasto a 65°C, creando un “water roux”. A questa temperatura l'amido contenuto nella farina gelatinizza dando luogo a un composto denso e traslucido che, unito agli altri ingredienti, favorisce l'assorbimento di una quantità maggiore di liquidi garantendo un prodotto finale che rimane morbido e fresco più a lungo. Il water roux fa le veci dei emulsionanti (in genere grassi come burro e olio) che di solito si utilizzano per ottenere un'alveolatura piccola e omogenea e una consistenza elastica e durevole per giorni. Ok, avete ragione: basta con la fisica, passiamo alla ricetta!

Pancarrè con la tecnica Tang Zhong

3P: Pane, Provola e Peperoni



Vi ho già detto che per me questa è stata l’estate dei peperoni, prima che spariscano dai banchi dei fruttivendoli, voglio lasciarvi un’idea per un abbinamento che ci riporti all’estate grazie ai colori dei peperoni e che chiudendo gli occhi ci faccia sentire in vacanza. È una non ricetta, lo so, ma vi darà un sacco di soddisfazione :P

Tartine 3P: Pane, Provola e Peperoni

Cioccolato e mandorle per festeggiare: la torta caprese!



Festeggiamo insieme, vi va? Festeggiamo l’autunno, con le giornate che si accorciano ma i cieli più belli e limpidi dell’anno. Festeggiamo con una coccola, che lascia le mani profumate di burro e cioccolato. Festeggiamo con le mandorle, che ci parlano di autunno e di dolci ricchi, che ci avvolgono come un abbraccio nelle sere in cui l’aria è più fresca.

Festeggiate con me le piccole grandi soddisfazioni che mi sta dando questo spazio virtuale, che mi state dando voi. Venite qui, prendete una fetta di Caprese, è il mio modo di ringraziarvi. Il primo grazie va a Raffaele de Il cotto e il crudo, perché il suo contest in collaborazione con La Fiammante è stato per me un divertimento e un piacere e sono ancora più contenta perché sono “sul podio” insieme a due meravigliose ragazze campane: Enrica e Valentina. Se non le conoscete correte a fare un giro sui loro blog, io mi incanto e trovo mille idee ogni volta che li visito. Il secondo grazie lo devo agli organizzatori di IO Chef, sono ancora stupita, ma 45 cuochi hanno ripreparato i 97 piatti partecipanti al contest e il mio è tra i primi 12! All’emozione della scoperta di tanti prodotti che non conoscevo si unisce così quella di sapere che il mio piatto è stato apprezzato da dei professionisti della cucina. Ma il grazie più grande è per voi, perché passate qui a leggermi, mi date consigli e mi incoraggiate, provate le mie ricette e mi scrivete per darmi un riscontro, grazie a Gigliola, a Patty e a tutti quelli che mi danno tanta fiducia da provare una mia ricetta.

Festeggiamo con un dolce semplicissimo da preparare e che non richiede nessun attrezzo per prepararlo, ma che mette sempre d’accordo tutti, di quelli che “al diavolo la dieta oggi merito un premio”. La caprese, come piace a me, è un dolce umido, che si scioglie in bocca, con qualche pezzetto di mandorla più grossolano che interrompe la scioglievolezza e lo rende ancora più interessante. È perfetto per una merenda energetica, a fine pasto con una pallina di gelato o un ciuffo di panna non zuccherata, ma anche così com’è, magari a colazione per partire alla grande. Usate un buon cioccolato fondente, è il segreto per ottenere un dolce buonissimo e per nulla stucchevole. Credo di aver preparato per la prima volta questo dolce alle elementari, in qualità di aiutante di mamma :) da allora l’ho fatto e rifatto decine di volte, provando tantissime ricette, ma è da più di un anno che sono ferma su quella che vi propongo oggi: senza farina, lievito o aromi, solo cioccolato e mandorle e guai a chi conta le calorie! La caprese è un dolce di pancia e di cuore, di soddisfazione, provatela e mi darete ragione…

Torta Caprese

La mia insalata di quinoa per Io non mangio da solo

Riemergo da questo autunno lavorativo di fuoco (sono stata a Como, sono in partenza per Siena e poi sarò a Parigi per due settimane intensissime con i miei colleghi messicani, coreani, tedeschi e francesi) per riproporvi una ricetta vecchia, se non vorrete più leggermi avrete ragione :P ma è per una buona causa :)
La campagna Io non mangio da solo è un’insieme di progetti della ONG ProgettoMondo Mlal volti ad assicurare un'alimentazione adeguata al neonato e alla sua mamma, promuovere la distribuzione di almeno un pasto al giorno nelle scuole per centinaia di comunita di America Latina a Africa, sostenere programmi di sicurezza alimentare, di accesso all’acqua potabile e di gestione delle risorse naturali.
L’idea è quella di raccogliere ricette con uno
di questi 12 cereali -alcuni veri e propri e altri cosiddetti “pseudo-cereali”-, in forma di chicco, fiocchi o farina:
1. Mais
2. Frumento
3. Riso
4. Orzo
5. Farro
6. Quinoa
7. Amaranto
8. Grano saraceno
9. Segale
10. Avena
11. Kamut®
12. Miglio
e di creare un calendario e un'agenda per il 2014 con le migliori foto e ricette arrivate, la cui vendita andrà interamente a finanziare i programmi della campagna Io non mangio da solo, per maggiori dettagli potete andare a leggere da Virginia de Lo spelucchino.

Ho deciso di (ri)proporre una ricetta con la quinoa perché questo pseudocereale viene dal Sud America, una delle regioni in cui questa opera ProgettoMondo Mlal. Per il suo buon apporto proteico la quinoa costituisce l'alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi». Questi simpatici semini sono usati come cereali, ma appartengono alla stessa famiglia di spinaci e barbabietola, per questo sono adatti ai celiaci e, grazie al buon contenuto di proteine, sono molto utilizzate anche da vegetariani e vegani. Infine, sono una vera miniera di vitamine e minerali e quindi ottimi per tutti :) A me sono piaciuti molto: provateli!
Insalata di quinoa con verdure al forno e crema di piselli