L’essenziale è l’anima della mia terra, è il lavoro dei contadini che iniziano
presto le loro giornate e si spaccano la schiena sotto al sole d’agosto per
raccogliere i pomodori e regalarci il sapore del sole. L’essenziale è il lavoro
degli allevatori e dei casari che tutelano l’oro bianco di questa Campania così
ricca eppure così sciocca da sciupare i suoi tesori. L’essenziale è il grano
buono, l’acqua pura dei Monti Lattari, il tempo che una pasta artigianale richiede.
L’essenziale è un piatto che dal Giappone agli Stati Uniti urla Napoli, uno
spaghetto al pomodoro accompagnato dalla Mozzarella di Bufala Campana DOP. È
l’abbinamento più semplice e scontato, ma ho scelto di proporlo per il contest
“Pasta Bufala e Fantasia! Reinventa la tradizione” organizzato da Le Strade della Mozzarella in collaborazione col Pastificio dei Campi, per dire grazie a tutti quelli che,
invisibili, lavorano per regalarci prodotti sani, buoni, genuini che ci rendono
orgogliosi e famosi in tutto il mondo.
Gli spaghetti al pomodoro sono il simbolo della gastronomia italiana, più
che napoletana, e la versione base è nel cuore di tutti, spero che mi
perdonerete per aver voluto giocare con questo piatto per renderlo “moderno”,
ma vi assicuro che il sapore e il profumo sono quelli impressi nella memoria
gustativa di ognuno di noi. Che senso ha, allora, questa rivisitazione? Innanzitutto
è un gioco: è troppo divertente osservare il viso di chi assaggia spaghetti che
sembrano in bianco e ritrova tutto il sapore del sugo, dei pomodori estivi
esaltati dall’olio e dal basilico.
Per il superfiltrato di sugo di pomodoro, che ne racchiude l’essenza e
tutto il profumo, devo ringraziare Dario Bressanini, gli spaghetti portati a cottura nel sugo
chiarificato sono quelli che in foto risultano più “colorati”, sono buonissimi
anche da soli, perché questa pasta così porosa assorbe il super filtrato,
rilasciando in bocca tutto il sapore della pasta col pomodoro del cuore.
Quelli più chiari, invece, sono “risottati” con l’acqua di mozzarella, in
questo caso l’idea me l’ha data una cuoca campana giovane e bravissima:
Marianna Vitale, che prepara un eccezionale spaghetto con lupini, acqua di
mozzarella e aglio bruciato. Al tavolo del suo ristorante, Sud (nome che è la
perfetta sintesi della sua cucina e della sua “missione”), ho scoperto che l’acqua
di mozzarella funziona da esaltatore di sapore e, nel mio piatto, completa in
maniera perfetta il sapore degli spaghetti al pomodoro.
Volevo che avere nel piatto sia una versione tradizionale che una moderna
dei miei ingredienti essenziali, per questo ho scelto di arricchire gli
spaghetti al pomodoro “in bianco” con la Mozzarella di Bufala Campana in
versione nature e sferette, mentre ho usato la polvere di pomodoro e i pomodori
secchi per gli spaghetti alla mozzarella.
In questa versione “essenziale” i sapori originali sono concentrati, netti,
un’esplosione di gusto che rende questa pasta ottima per una cena insolita,
fatta di assaggi, di stupore, magari al buio. E poi, sugo chiarificato a parte,
durante il tempo di cottura della pasta preparerete tutto il resto :)
È un piatto semplice, essenziale, gli ingredienti son praticamente tre, ma
declinati in consistenze e intensità diverse per dare vita a un piatto giocoso
che vuole mettere l’accento su quello che vale nella mia meravigliosa Campania.
Ingredienti per una 1 persona
Per le sferette di mozzarella
50 ml di liquido di governo della Mozzarella di Bufala Campana DOP e il
latte ricavato tagliandola a cubetti
0,3 g di agar
100 ml di olio di semi
Per il super filtrato di pomodoro: il sugo
chiarificato!
500 ml di sugo di pomodoro preparato come preferite (vedi note)
500 ml di sugo di pomodoro preparato come preferite (vedi note)
0,5 g di agar
Per il piatto completo
60 g di pasta tipo “Spaghetti maxi di Gragnano” del Pastificio dei Campi
Un pomodoro secco di Cetticaiale tenuto in ammollo per 10 minuti in un po’
di super filtrato di pomodoro e tagliato a striscioline
Polvere di pomodoro (vedi note)
Una fetta di Mozzarella di Bufala Campana DOP tagliata a cubetti
100 ml di acqua di governo della Mozzarella
Olio extravergine di oliva
Procedimento
Per il super filtrato di pomodoro: il sugo chiarificato!
Mescolare l’agar in poco sugo di pomodoro mescolando vigorosamente
per facilitare la dispersione, quindi
unire la miscela al resto del sugo e portare il tutto a bollore, quindi
spegnere il fornello e lasciar raffreddare. Versare il sugo in un contenitore
adatto al congelamento e congelare. Il composto va poi scongelato lentamente in
frigorifero ponendolo su un filtro (ad esempio, un colino con una garza
sterile) con sotto un contenitore per raccogliere il super filtrato e
avvolgendo il tutto nella pellicola per alimenti. Lo scongelamento deve
avvenire lentamente, quindi occorre considerare almeno una notte per recuperare
tutto il liquido (io ne ho ottenuto circa 200 ml). Il risultato è un liquido
quasi trasparente, con tutto il sapore e il profumo di un buon sugo di
pomodoro: un’essenza di sugo.
Per le sferette di mozzarella
Almeno mezzora prima della preparazione versare l’olio in un contenitore
stretto e lungo (basta un bicchiere di plastica alto stretto) e porlo in
frigorifero. Tagliare la mozzarella a cubetti, raccoglierne il latte e unirvi
l’acqua di conservazione della mozzarella fino a ottenere 50 ml di liquido.
Stemperare l’agar nell’acqua di mozzarella, quindi porre il pentolino sul fuoco
e portare il liquido a bollore
mescolando. Lasciar raffreddare per cinque minuti, aspirare il composto
con la siringa e versarlo formando gocce di diverse dimensioni nell’olio di
semi. Raccogliere le gocce con un cucchiaio, porle in un colino e sciacquarle
delicatamente. Le gocce così realizzate possono essere conservare a temperatura
ambiente o in frigo in un contenitore ermetico per un paio di giorni.
Per il piatto finito
Preparare il sugo di pomodoro chiarificato. Tagliare la mozzarella a
cubetti, raccogliendone il latte per realizzare le sferette di mozzarella. Realizzare
le sferette di mozzarella e, intanto, portare a bollore abbondante acqua (poco)
salata.
Cuocere gli spaghetti, scolandoli tre minuti prima del tempo indicato sulla
confezione e, nel frattempo, portare a bollore il sugo di pomodoro chiarificato
e scaldare un filo d’olio in un padellino.
Terminare la cottura di metà degli spaghetti nel super filtrato di pomodoro,
assaggiando per valutare se è necessario aggiungere altro sale. Versare un mestolino di acqua di mozzarella nella
padella con l’olio, ruotare delicatamente la padella in modo da formare un’emulsione,
aggiungere il resto degli spaghetti e portarli a cottura spadellandoli con
delicatezza e aggiungendo man mano l’acqua di mozzarella necessaria (in questo caso non è necessario
aggiungere sale, perché il liquido di governo della mozzarella in cottura
regala alla pasta la sua sapidità).
Disporre gli spaghetti nel piatto, alternando spaghetti al pomodoro e
spaghetti alla mozzarella. Completare aggiungendo agli spaghetti al pomodoro le
sferette di mozzarella e la mozzarella a cubetti e disponendo sugli spaghetti
alla mozzarella i pomodorini essiccati reidratati e la polvere di pomodoro. Un
filo di olio extravergine e di corsa a tavola :)
Note
L’agar è insolubile a freddo
ma, mescolando bene, si scioglie in liquidi
portati all’ebollizione. Lasciando raffreddare la miscela, l’agar forma un
reticolo che intrappola l’acqua e le altre molecole presenti formando un gel quando
la temperatura raggiunge i 39°C. Il gel di agar è termoreversibile: si
riscioglie se scaldato e si riforma per raffreddamento, ma a differenza della
gelatina animale (colla di pesce) resiste bene fino a temperature dell’ordine
di 85-90°C.
Dario Bressanini spiega molto bene che “il processo di congelamento e
successivo scongelamento produce l’effetto chiamato sineresi. In pratica il gel
viene danneggiato e si formano dei “microtunnel” all’interno da cui comincia a
fuoriuscire l’acqua, non più trattenuta dall’agar agar. Insieme all’acqua
escono anche le piccole molecole aromatiche, mentre fibre e molecole molto
grosse rimangono intrappolate nel gel.”
Per il sugo ho usato le conserve preparate l’estate scorsa con i pomodori
dell’orto del mio papà, fatta sobbollire con un filo d’olio, poco sale, uno
spicchio d’aglio e un bel ciuffo di basilico. Voi scegliete il vostro sugo
preferito, perché ritroverete il suo sapore intensissimo nella pasta
Il super filtrato può essere realizzato anche a partire dai pomodori crudi,
ma io volevo che i miei spaghetti sapessero di spaghetti al pomodoro, quindi
serviva il sugo!
Come olio, vi consiglio di usare un extravergine campano fruttato medio che
non sovrasti pomodoro e mozzarella, ma li accompagni esaltandoli.
Ho preparato la polvere di pomodoro l’estate scorsa essiccando i pomodorini
dell’orto al sole e poi frullandoli, in alternativa, possono essere essiccati
in forno a 70°C per circa tre ore, fatti raffreddare e poi frullatii.
Vale mi hai lasciato senza parole...ti sei superata e mi piacerebbe provare questo piatto così insolito e innovativo al tempo stesso. Nelle tue parole si sente tutto l'amore per la nostra amata terra.
RispondiEliminaVale, sempre poesia i tuoi piatti. Ma perché non apri un ristorante? Sarei tua cliente fissa *.*
RispondiEliminastraordinaria come sempre, in bocca al lupo per il contest :3
RispondiEliminaVale questo piatto sembrerà sperimentale, ma c'é dietro tanta conoscenza, tanta tecnica e tanta bravura da meritarti una standing ovation! Sono ammirata davvero e nutro profonda stima per un ragazza (mia coeanea per giunta) che ama tanto la sua terra e che é arrivata fin qui. In bocca al lupo per il contest e complimenti!
RispondiEliminaAh dimenticavo, il sugo filtrato io lo conobbi da Antonello Colonna ero curiosa ma la tua versione mi spinge a fiondarminin cucina subito!!!
coraggiosa! Tema insidioso ma interpretato brillantemente con grande tecnica e sapienza! CHAPEAU! Per me é da podio! Ciao e piacere
RispondiEliminaCristina
Questo piatto è vincente proprio x la sua estrema semplicità ed essenzialità degli ingredienti...bravissima <3
RispondiEliminaBello, bello, bello e mi sa anche buono!! A leggere il tuo post m'è venuta voglia di spaghetti al pomodoro e mozzarella, per provare a fare la tua versione però ci metterò un pò!!
RispondiEliminaBacissimi
Rosa
... non si vede bene che col cuore. Proprio così, cara Vale... questa frase de Il piccolo principe mi è molto cara, sai? E sono felice di leggerla qui da te :) Questa ricetta mi piace tantissimo: l'essenziale interpretato con stile, eleganza e sapienza. Nella semplicità c'è la vera ricchezza e se poi si riesce anche ad interpretarla mettendoci dentro un po' di sé, beh... io dico che sei grande, punto! Bravissima <3 Un bacio forte :**
RispondiEliminaCome mettere la propria impronta, come una firma, un simbolo, a un piatto tradizionale che tutti amiamo ma che tu hai saputo reinventare... perchè la cucina è partire dalle basi e creare poi liberamente, anche con un tocco estetico che rende tutto più gradevole...
RispondiEliminaun piatto semplice, preparato con ingredienti mediterranei, proprio come piace a me!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaIo invece dico che l'essenzionale è proprio visibile agli occhi... questo piatto buca lo schermo, per bellezza, amore, passione, tradizione rivisitata in chiave moderna, radici che affondano in un prodotto must della nostra amata campania. Per me questi spaghetti meritano la lode... e mi è capitato di scriverlo più di qualche volta leggendo un tuo piatto...
RispondiEliminaun caro abbraccio:*
Vale abbiamo giocato entrambi con la tradizione, l'essenziale come l'hai chiamato tu, e ti assicuro che questo piatto nella sua semplicità è davvero perfetto!
RispondiEliminaSarà invisibile, ma si capisce eccome la ricercatezza del piatto e se ne intuiscono tutti i sapori. Da assaggiare!
RispondiEliminaTanto più un piatto e' semplice nel senso di composto con pochi ingredienti e tanto più questi devono essere valorizzati al meglio se si vuole creare eccellenza. E tu hai creato il top chiarificando il sugo. Procedimento interessantissimo ! Molto istruttive anche le informazioni circa l'agar agar. Conosco il blog di Bressanini. Sarebbe il massimo che un chimico studiasse la pasticceria e spiegasse le ricette con l'occhio di un chimico. Se ne capissi di più son certa che migliorerebbe il mio far pasticceria
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