A volte un nome racconta molto
della persona che lo porta, quando si parla di un associazione, il nome scelto
è molto più che un dettaglio. Gu Shu, in cinese, significa "albero
vecchio", l'albero vecchio è quello che regala le bevande dal sapore più
lungo e complesso. È un nome che profuma di cura, attenzione e storia e non è
un caso che Giustino Catalano, Giuseppe -Gix- Musella e Riccardo Abruzzese
l'abbiano scelto per la loro neonata associazione.
Gu Shu è una sala da tè dagli
arredi orientali appena nata nel cuore di Napoli, ma soprattutto un modo per
diffondere la cultura del tè e difendere le piccole cose dimenticate. Ho
conosciuto Giustino due anni fa e grazie a lui ho scoperto tanti prodotti
particolari, come i fagioli di Sarconi o le melanzane di Rotonda, che sono la
vera ricchezza dei piccoli borghi d'Italia. Giustino mi ha fatto conoscere
Qualcosa di tè, il piccolo negozio di Gix, che in realtà nasconde un mondo di
tè e spezie. Giuseppe soffre di mal d'Oriente come me e parlando dell'anziana
donna Han che ci osservava da una della foto appese nella sala da tè mi ha
fatto sognare le terrazze di alberi di tè dello Yunnan, dove la primavera
scorsa è andato a scoprire tè e villaggi sperduti. Il terzo socio fondatore,
Riccardo, è un cuoco e darà vita a piatti di tè e abbinati al tè.
Il giorno
dell'inaugurazione, tra un Gyokuro Gyokuro Mizudashicha freddo e un Lapsang
Souchong, ho scoperto abbinamenti insoliti con cibi etnici e taralli, ho
gustato un pregiato Pu-ehr Kiangra Brick 1970 e mi sono innamorata di un tè
bianco, il Bi Luo Chun Silver Niedles Tribute Primavera 2013, ma soprattutto ho
imparato tanto. Perché Gu Shu è un angolo d’Oriente in cui ci si può rilassare
con un libro e un buon tè, ma è anche qualcosa in più: un universo di tè
profumati e piccoli villaggi, una racconto di tradizioni e contaminazioni che voglio
condividere con voi.
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