Biscotti americani al cioccolato, chocolate chips cookies

I cookies americani al cioccolato sono tra i biscotti più amati da grandi e piccini. Ricchi di cioccolato, dalla classica consistenza chewy, dolcissimi e proprio per questo irresistibili, sono anche semplici e veloci da fare. 
Avevo già postato una versione dei biscotti con le gocce di cioccolato, ma questi, che ho scoperto sul blog di Margherita grazie allo scambio di ricette tra blogalline, si avvicinano davvero molto agli originali. In più, sono un’ottima idea per i regali di Natale homemade: che aspettate a provarli?
Biscotti americani al cioccolato, chocolate chips cookies
 Biscotti americani al cioccolato, chocolate chips cookies

Colazione da Parker's

La vista dal Grand Hotel Parker's di Napoli

Potrei anche intitolare questo post, confessioni di una breakfast lover: la colazione è un momento importante per me, è il mio pasto preferito e gli dedico tempo e cura. Quando sono in giro per il mondo uno dei primi criteri di scelta dell’albergo è la qualità della colazione, così, quando ho ricevuto l’invito a provare la colazione nel più antico hotel 5 stelle di Napoli, ho fatto i salti di gioia.

Gli Aristopiatti e la cioccolata calda

Fa freddo: prendiamo un tè con le amiche? No, stavolta ci concediamo una cioccolata calda e la mescoliamo con storia e cultura. E' quello che è successo qualche giorno fa da Cioccolato Foresta, lo spazio caffetteria della storica cioccolateria Gay Odin. 
La cioccolata calda peccaminosa di Gay Odin

La finta genovese vegan e i ravioli al provolone del monaco

Alla ricetta della genovese napoletana ho già dedicato un post, è il mio sugo a lenta cottura preferito, è la ricetta salata più replicata del blog, quella su cui ricevo più email e commenti. La genovese è Napoli, racconta una storia di mescolanze, richiede cura, pazienza, amore e lacrime :P la genovese fatta bene è dolce, la genovese frettolosa è indigesta.
In questo caso, la genovese diventa più leggera, diventa vegetariana, anzi vegana! Solo cipolle, un piatto poverissimo ma ricco di sapore. Questo sugo è perfetto con dei rigatoni, ma diventa una delizia con dei ravioli di pasta fresca, ripieni di ricotta e Provolone del Monaco DOP, in un gioco tra la dolcezza della cipolla, la cremosità della ricotta e la sapidità del provolone.
La genovese finta o fujuta è piatto di origine contadina, che oggi si trasforma in un vero lusso. Il lusso del tempo, quello richiesto dalla lunga cottura del sugo, ma anche quello del provolone del monaco. Il provolone del monaco è un formaggio che pochi conoscono, è custodito come un segreto perché la sua produzione è molto piccola, è un segreto della zona detta dei Monti Lattari, poco lontano da Napoli. La sua maturazione deve avvenire con lentezza, senza conservanti, né fermenti. La stagionatura può anche avvenire in grotta e dura almeno sei mesi. Il Provolone del monaco è un prodotto dal gusto unico, strettamente legato ai profumi della sua terra, ha un sapore dolce e burroso arricchito da un leggero e piacevole gusto piccante. Il pascolo dei Monti Lattari, fatto da erbe aromatiche presenti quasi tutto l’anno dove le vacche agerolesi pascolano liberamente, e gli ambienti di stagionatura conferiscono a questo formaggio un aroma ed un gusto intenso, sapori esaltati dalla lunghezza della stagionatura.

Genovese vegan (finta genovese o genovese fujuta)
Finta genovese vegan

Mangiare emozioni: #indovinachivieneacena al Pastificio Dei Campi

Ho detto tante volte che per me il cibo è cultura, patrimonio immateriale dei popoli, forse per questo, più dei piatti mi appassionano i loro racconti. I dolci siciliani mi parlano di tutte le popolazioni che si sono avvicendate nella terra in cui sono nati, le insalate di alghe giapponesi la storia di un popolo povero ma testardo, e la pasta? La pasta nasconde  duemila anni di storia, mi parla delle lagane dei romani e arriva fino a un pastaio a cui brillano gli occhi quando spiega e mangia la sua passione.
Le linguine con la colatura di alici di Cetara di Peppe Guida al Pastificio dei Campi

Ischia Food&Wine Safari



Quest’anno ho festeggiato il mio compleanno in modo speciale, sulla mia isola, celebrando la sua bellezza e la sua ricchezza. L’Ischia Food&Wine Safari non è stato soltanto bellissima festa in una calda sera di fine estate, ma per me e per chi ama Ischia, segna l’inizio di un percorso, di un viaggio nell’enogastronomia e nella storia isolane. 
Ischia Food&Wine Safari 2015

La pasta e fagioli spollichini di Peppe Guida



Ho preparato diverse volte la pasta con i fagioli spolichini e peperoncini di fiume creata dallo chef Peppe Guida, ne ho parlato su gennarino e in molti l’hanno rifatta e se ne sono innamorati, così, anche se la foto non è un granchè, ho deciso di condividerla anche qui. È una pasta e fagioli insolita: fresca e profumata, estiva senza perdere la valenza di comfort food. Ho provato anche la versione zuppa, ma la versione con la pasta ha decisamente una marcia in più. Questo piatto può essere preparato anche con i fagioli secchi, avendo cura di lasciarli prima una notte in ammollo e poi procedendo come da ricetta.

Pasta e fagioli spollichini e peperoncini di fiume 
(Ricetta di Peppe Guida)
Pasta e fagioli spollichini di Peppe Guida

Colazione sana ed equilibrata: overnight oatmeal, zuppa fredda di avena

L’oatmeal, porridge o zuppa d’avena è una colazione molto popolare nei paesi anglosassoni, mentre in Italia è poco conosciuta e diffusa. Oggi si sente spesso dire che la salute inizia a tavola e che la colazione è il pasto più importante della giornata, ma conciliare una colazione buona e sana con la vita frenetica è difficile. La zuppa di avena fredda è una soluzione adatta a tutti, è ricca di fibre e ha un basso indice glicemico, pochi grassi e zuccheri,  diventa facilmente vegan e, scegliendo l'avena attentamente, è anche gluten-free. Ne ho già scritto sul mio blog e vi rimando lì per ulteriori dettagli, ma mi fa piacere parlarne ancora perché si tratta di una colazione sana, semplice e molto personalizzabile. 
Porridge di avena freddo, overnight oatmeal. Una colazione sana ed equilibrata.
Oggi vi propongo la sua versione più semplice e fresca: l’overnight oatmeal. Non dovrete cuocere nulla e sporcherete soltanto un barattolo: l’avena si ammorbidisce durante la notte grazie allo yogurt. Gli enzimi dello yogurt predigeriscono la fibra, mentre il freddo impedisce la fermentazione. Al mattino dovrete solo tirare il contenitore fuori dal frigo, aggiungere frutta fresca per fibre e vitamine, frutta secca e semi per una dose extra di minerali, grassi buoni e proteine, e gustare il vostro oatmeal!

Overnight oatmeal alla frutta

Dolce light: barattolini di fichi yogurt e avena


Porridge con yogurt e fichi per una colazione sana

I barattolini di frutta, yogurt e avena sono stati spesso la mia colazione estiva, cambiando frutta e topping, ma mantenendo gusto e colori! Ve li propongo prima che ci venga voglia di colazioni calde, perché sono freschi ma saziano tanto e i fichi sono perfetti per addolcire l’inizio di queste giornate settembrine.
I barattolini di avena e yogurt sono adatti anche a merenda, ma persino come dolce libero da sensi di colpa, perché sono ricchi di fibre e proteine, con pochissimi zuccheri e praticamente zero grassi se non quelli buoni della frutta secca. Vi ho già parlato dei vantaggi dell’avena, qui si sommano a quelli dello yogurt e danno vita a un dolce da gustare senza sensi di colpa.
L’abbinamento fichi e noci non l’ho certo scoperto io, ma in quella versione arricchita da zenzero e yogurt è davvero gustosa, fidatevi e provatela!
Barattolini di yogurt avena fichi e noci speziati allo zenzero

Una Dea nel Tempio per Malazè

Ogni anno a settembre i Campi Flegrei si animano grazie a Malazè: l’evento ArcheoEnoGastronomico dei Campi Flegrei. Malazè è un laboratorio dove si combinano la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico con il food, il sociale, le nuove tecnologie digitali, il design e il fare impresa. 
La Margherita della Pizzeria La Dea Bendata

Hamburger di coniglio all'ischitana



Il coniglio all’ischitana è il piatto tipico della mia isola, ma in realtà è molto di più: racconta la nostra storia, tutte le tradizioni di Ischia sono racchiuse in questo piatto. Ci ho messo anni ad accettarlo, mi sembrava troppo “rozzo”, poi un giorno tornando da uno dei miei viaggi guardando il verde che mi accoglieva, ho capito e amato questo piatto. La ricetta del coniglio all’ischitana non compare sul blog, per quanto io la senta profondamente mia, perché è impossibile codificare una ricetta le cui dosi sono nelle mani delle nonne e che ogni donna dell’isola prepara in modo diverso. Per questo oggi vi propongo un piatto diverso, che ha tutto il profumo e gli ingredienti del coniglio all’ischitana, ma è un versione giovane, easy, e –se vogliamo- veloce: per l’MTC di giugno sull’american burger ideato da Arianna, ecco a voi il mio hamburger di coniglio all’ischitana!
Burger di coniglio all'ischitana

Biscotti facilissimi al burro d'arachidi senza latte e senza glutine!



Cookies al burro d'arachidi con 3 ingredienti
Oggi vi propongo dei cookies americani che si sciolgono in bocca e sono profumatissimi, se avete bisogno di energie o di una coccola sfiziosa, questi biscotti sono l’ideale! Certo, non sono leggeri, ma sono velocissimi da fare e ricchi dei grassi buoni e delle proteine delle arachidi, in più sono gluten-free e senza lattosio, quindi  adatti anche a chi soffre di intolleranze alimentari. Se vi piace il burro d’arachidi, dovete assolutamente provarli, ma io ve li consiglio anche se arachidi e noccioline vi lasciano indifferenti, magari provate la versione con le gocce di cioccolato e poi fatemi sapere… ma state attenti: creano dipendenza!


Cookies al burro d’arachidi facilissimi

Biscotti al burro d'arachidi con 3 ingredienti

Senza latte, senza uova e senza glutine: il gelato vegano di Casa Infante dedicato agli intolleranti



Le intolleranze alimentari sono un problema reale oggi, ma la gelateria Casa Infante offre a tutti la possibilità di gustare un buon gelato senza derivati animali e anche senza glutine. Il gelato è un prodotto difficile da realizzare, la percezione del gusto a bassa temperatura cambia e il bilanciamento delle percentuali di grassi e zuccheri è delicatissima. Per Marco Infante, creatore del brand insieme al fratello Fabio, l’arte del dolce freddo è un vero è proprio amore. Chiacchierando con lui ho capito che insegue la formula magica che regala gelati col sapore di cui portano il nome, e lo fa selezionando materie prime di qualità, dalla vaniglia alle albicocche pellecchielle tipiche della zona vesuviana, ma soprattutto provando e riprovando.


Il gelato vegano al pistacchio di Casa Infante

#cosebelle a Napoli: Wine&Thecity



Ho voglia di raccontare le #cosebelle che accadono a Napoli. Domani prende il via Wine&Thecity, una serie di 200 eventi che per quindici giorni mescolano cultura del vino e creatività urbana nella città più irrazionale che esiste.
  

Crostata morbida con le fragole



La crostata morbida con le fragole è il dolce cavallo di battaglia di mia sorella Serena ed è uno dei dolci preferiti di mia madre. Semplice da realizzare, si tratta di un dolce soffice e friabile, perfetto per fare la base a molte torte. Noi l’abbiamo guarnita con crema pasticcera gluten free al limone, le immancabili fragole e fiorellini di timo, ma è ottima anche con una golosa crema al cioccolato, oppure con la crema al limone senza latte e senza uova

Crostata morbida alle fragole
La crostata morbida è un dolce friabile, ma che non si sbriciola, saporito e molto profumato. Questa crostata è perfetta a colazione o per il tè pomeridiano, ma guarnita con la crema al limone e la frutta diventa il dolce ideale per chiudere un pasto senza appesantire.

Approfondimenti: l'olio extravergine di oliva

L’olio extravergine di oliva è alla base della dieta mediterranea e nell’anno in cui l’Expo si tiene in Italia ed è dedicato proprio all’importanza dell’alimentazione, dovremmo rivolgere un’attenzione maggiore a questo alimento. Quanti di noi sanno riconoscere un buon olio extravergine di oliva? O, ancora meglio, quanti di noi sanno cosa vuol dire olio extravergine? 

Degustazione ed abbinamento di oli e pizze a La Notizia di Enzo Coccia

Le Strade Della Mozzarella 2015

E’ il terzo anno che partecipo a Le Strade Della Mozzarella e ogni anno trovo che definirlo congresso di gastronomia sia riduttivo: è un evento, nel senso etimologico del termine. Si esalta la mozzarella di bufala, ma anche e soprattutto la cucina italiana. 

LSDM 2015: il piatto di Sang Hoon Degeimbre

Indipendentemente dai relatori, ogni anno riconosco dei punti fermi. 

Biscotti cocco e bufala


Biscotti al cocco e latte di bufala ricoperti di cioccolato

I miei esperimenti in cucina hanno un nuovo protagonista: Latterì: un ristretto di latte di bufala al 100% con il 18% di materia grassa. Il latte viene concentrato a freddo, privandolo del 50% della sua acqua, e poi conservato a bassa temperatura in modo da lasciare inalterate tutte le sue qualità organolettiche. Latterì è pensato per i professionisti della ristorazione sia dolce sia salata da ILC La Mediterranea S.p.A..
Da qualche settimana mi sto divertendo all’interno di un gruppo di sperimentazione collettiva “Alle origini del gusto” che sta valutando la versatilità di questo prodotto che sarà presentato a Le Strade della Mozzarella. Stiamo imparando a gestire la sua consistenza estremamente cremosa (più vicina a quella della panna che a quella del latte) e un sapore naturalmente dolce. Ancora non ho provato piatti salati, ma nei dolci permette di usare meno zucchero e meno amidi.
Il sapore è dolce, ma il retrogusto di questo latte è decisamente bufalino, complesso, profumato, per questo mi è venuta l’idea di abbinarlo a un ingrediente esotico, il cocco. I due sapori si esaltano a vicenda, lo zucchero aggiunto è pochissimo e questi biscotti sono semplicissimi da realizzare, ma molto gustosi. Li ho sottoposti a una prova assaggio con dottorandi e prof e hanno conquistato tutti :)

Biscotti bufala e cocco (gluten free e senza grassi aggiunti)

Brioche siciliane col tuppo


Le brioche siciliane col tuppo sono dolci lievitati sofficissimi, dal sapore delicato e molto profumati. Queste brioche sono perfette per accogliere la granita o il gelato, ma anche a colazione con un velo di marmellata o di una buona crema al cioccolato. 
Per preparare le brioche sicule ho seguito la ricetta di Adriano e sono rimasta molto soddisfatta, perchè hanno lo stesso sapore e la stessa morbidezza di quelle che mangio a Palermo! Queste brioche sono molto diverse dalla tipica brioche napoletana, che ha più uova ed è più consistente. Le brioche col tuppo siciliane hanno poche uova e pochi grassi, per questo sono ideali da farcire!
Il segreto della loro morbidezza sta nell’impasto indiretto e nel riposo in frigorifero dell’impasto prima della formatura delle briochine. Io vi consiglio di impastarle di sera, farle riposare tutta la notte in frigorifero e completare con formatura e lievitazione il giorno dopo, avrete delle brioche fredde e perfette da mangiare per merenda!
Con questi ingredienti si ottengono 11 brioche grandi o 20 piccine, non dimezzate la dose di impasto perché reggono benissimo fino a un mese se congelate appena raffreddate. In questo modo avrete sempre una colazione speciale a portata di freezer! Fatele scongelare a temperatura ambiente per una notte e poi ripassatele per cinque minuti in forno caldo: saranno come appena sfornate! (Avete fretta? Scongelatele al microonde! Vengono bene lo stesso ;) )


Brioche siciliane col tuppo

8rto x 4: Peppe Guida a Casa Lerario



Migliaccio salato, friarielli, sottogola di maiale e papaccella
La vera ricchezza della Campania è nei suoi orti, nei prodotti che la terra sa regalarci. La sua fortuna è nei cuochi che sanno valorizzare i frutti del lavoro di contadini, allevatori e casari per portare in tavola vere delizie. Il matrimonio di prodotti genuini della nostra terra con chef di valore è al centro del ciclo di pranzi "8rto per 4uattro" organizzato da Giampiero Prozzo e Laura Gambacorta all’Agriturismo Casa Lerario. 

I canederli che si credevano una pizza di scarole



Oggi vi propongo di nuovo i canederli, si capisce che mi son piaciuti? Dopo aver provato i canederli ai formaggi, ho deciso di farne una versione ancora più napoletana, anzi, ischitana! A ispirarmi sono state le verdure che il mio papà sta raccogliendo in gran quantità e la pizza di scarole di mammà :) così ecco a voi i canederli che si credevano una pizza di scarole.

La pizza di scarole è un piatto tipico napoletano, particolarmente diffuso durante l’inverno, ed è immancabile sulla tavola della vigilia di Natale. L’impasto di pizza viene usato per creare un guscio che racchiude un ripieno saporitissimo a base di scarole e arricchito da frutta secca, capperi, olive e in qualche caso alici sottosale. La ricetta della pizza di scarola varia di casa in casa, c’è anche chi la fa fritta!

Per i miei canederli, ho deciso di ispirarmi alla versione della pizza di scarole che viene preparata in alcune zone di Ischia, la pizza di scarole col mosto cotto. La dolcezza del mosto cotto stempera la nota amara delle scarole e la cottura nel guscio di pizza fa sì che i sapori si armonizzino alla perfezione, insomma ogni morso è una delizia ed è impossibile resistere alla tentazione di gustarla bollente!

Per preparare la scarola ho usato la ricetta tradizionale di famiglia, quella che avevo presentato qui, in uno dei miei primi post sul blog! Per arricchire le scarole ho usato noci, pinoli, capperi, olive nere private del nocciolo e uva passa, oltre ad aglio e peperoncino, of course! Sono particolarmente soddisfatta perché, uvetta a parte, ho usato tutti prodotti ischitanissimi: scarole, pinoli, noci, olive e capperi vengono dall’orto di papà (e dalla pazienza di mamma nel conservarli :) ), il pane l’ha preparato il famoso zio Claudio col criscito e l’ha cotto nel forno a legna insieme a papà e il mosto è il frutto di un prezioso dono della mamma del fidanzato di mia sorella. Insomma, km 0, ma soprattutto amore per le cose buone e genuine!

Il mosto l’ho aggiunto solo dopo la cottura, mettendone poche gocce su ogni canederlo e mia madre mi ha detto che chiudendo gli occhi il sapore che veniva in mente era proprio quello della pizza di scarole. Una pizza di scarole morbida e confortevole, di riciclo eppure buonissima!


I canederli che si credevano una pizza di scarole

Canederli ai formaggi

I canederli sono un primo piatto tipico a della Germania sudorientale, ma si trovano anche nella cucina austriaca, ceca, slovacca, polacca, trentina e altoatesina. In ogni luogo assumono un nome diverso: knödel, gnochi de pan, knedlíky, ma dappertutto sono a base di pane raffermo. Sono un piatto di cucina povera, contadina, realizzati con gli avanzi di pane e con quel che c'era in casa: erbette, avanzi di formaggi e salumi.


Cucinare per me è imparare, scoprire, nuovi piatti e nuovi gusti, ma anche tradizioni lontane e piatti che raccontano storie. Conoscevo i canederli, ma non li avevo mai mangiati.


Non avendoli mai assaggiati prima, ho deciso di prepararne innanzitutto la versione base ai formaggi, ma cambiando ingredienti e profumi con quelli che sono più vicini alla mia tradizione.

Per i canederli ho usato un caciocavallo, che è il formaggio stagionato più usato qui, ricordo che quando ero piccola e facevo compagnia a mio nonno che cenava presto, lui me ne offriva sempre una fetta insieme a una bella fetta di pane casereccio. Lo stesso pane casereccio che ho usato per l’impasto, profumato di legna e d’infanzia. Per gli aromi, ho scelto di mantenermi a casa con prezzemolo e scorza di limone, un tocco fresco e uno verde, che si armonizzavano alla perfezione col gusto del caciocavallo.

Infine, per cuocere e accompagnare i canederli, ho preparato un brodo di pollo perché è quello più diffuso sulla mia isola, ne parlava già Giulio Iasolino nel 1588 nel suo libro "De rimedi naturali che sono nell'isola Pithaecusa, hoggi detta Ischia"! 


Canederli ai formaggi

Porridge, oatmeal e colazioni salutari



Porridge, oatmeal, ovenight oatmeal, oatmeal in a jar… quando mi chiedono cosa mangio di solito a colazione inizio a pronunciare strane parole lasciando tutti interdetti. Eppure è una cosa semplicissima: fiocchi d’avena per una colazione sana, saziante e ogni giorno diversa. Quello di cui vi parlo oggi, infatti, non è una ricetta, ma un modo diverso di fare colazione, che per me è il pasto più importante della giornata!




L’avena è un cereale con elevato tenore di fibre e dal basso indice glicemico, per questo è perfetta a colazione: sazia a lungo senza appesantire ed evitando i picchi glicemici. Personalmente, però, trovo che i fiocchi siano immangiabili così come sono: sembrano di cartone :P girovagando tra i foodblog americani e anglosassoni ho scoperto l’oatmeal: fiocchi di avena cotti (nell’acqua per la versione scozzese da duri e puri, nel latte per una coccola golosa) e arricchiti con semi, spezie, yogurt, frutta secca e fresca per creare una colazione buonissima oltre che sana! La cottura però richiede tempo e qualcuno che stia lì a mescolare e sorvegliare che la colazione non bruci, insomma: impensabile! La soluzione è l'overnight oatmeal! I fiocchi di cereali vengono mescolati con tutti gli altri ingredienti (tranne la frutta fresca) la sera precedente e conservati in frigo, al mattino saranno morbidi e pronti da gustare. C’è chi li mangia freddi, ma io preferisco mettere la tazza in microonde e cuocerli per un minuto o due: assumono una consistenza cremosa e soddisfano la mia voglia di qualcosa di caldo.

Cosa c’entra il vasetto (jar)? È una soluzione comodissima per chi è sempre di fretta, soprattutto se preferisce la colazione fredda: usando un vasetto invece di una tazza, al mattino basterà tirarlo fuori dal frigo, aggiungere la frutta fresca e portaselo al seguito!

E il porridge? Porridge è il nome con cui si indicano le creme di cereali. Gli scozzesi lo preparano con l’avena, i russi con avena, riso o grano saraceno, ma anche il congee orientale preparato con il riso appartiene alla stessa famiglia.

L’oatmeal permette di affrontare la giornata con lo stomaco pieno senza sentirsi appesantiti, ma il vero motivo per cui l’ho adottato come colazione standard è che segue le stagioni e l’umore: se sono triste posso coccolarmi con perecioccolato&nocciole, se ho voglia di qualcosa di fresco, usare yogurt e frutta succosa, se mi servono energie fare il pieno di frutta secca e burro di arachidi, oppure abbondare con le spezie se sono in vena d’oriente … 

PS: e la colazione non standard? Beh, nel weekend vado di crepes, pancakes, biscotti e dolci homemade, ma dal lunedì al venerdì la mia coccola quotidiana è un porridge caldo e cremoso!


Oatmeal d’autunno con cachi e castagne


Dolci per la calza della befana (e per affrontare l'anno nuovo)

Per farvi gli auguri e per cominciare in dolcezza, ma a ritmo lento, ho pensato di fare una carrellata di dolci e biscotti perfetti per riempire la calza della befana. Prima di cominciare le diete post-festive, concediamoci un carico di dolcezza per affrontare meglio il rientro a scuola e al lavoro!
Iniziamo dai miei preferiti: i croccantini beneventani!
Si conservano a lungo e sono un'ottima idea per consumare la frutta secca avanzata dalle tavolate natalizie!

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