|
La mozzarella di bufala campana |
Avete mai assaggiato la Mozzarella di Bufala Campana? Intendo quella DOP, quella vera, succosa e
buonissima, non quella finta che troppo spesso si vede in giro. Io sono
campana, la mangio da sempre, ma negli ultimi mesi me ne sono innamorata ancora
di più. Galeotta è stata la partecipazione a Le Strade della Mozzarella :) Prima c’è stato il contest, il tema era Pasta, Bufala e
Fantasia e ho mangiato spesso mozzarella alla ricerca di abbinamenti nuovi, ma
riusciti quanto la classica caprese. Ho ritrovato l’amore della mozzarella di
bufala per l’affumicato, ho scoperto quello per limone e alici.
|
Vitello di bufala |
L’illuminazione vera, però, mi è
arrivata alla manifestazione, a Paestum, tra templi e caseifici. Ho partecipato
a una degustazione guidata dai maestri ONAF che mi ha permesso di imparare a
cercare nella mozzarella profumi, sapori e consistenze. Ho così imparato che se
volete scoprire quanto è fresca la vostra mozzarella dovete accarezzarla: se la
pelle è tesa, oppone resistenza alle dita e non fa grinze, la mozzarella è di
giornata, all’aumentare della maturazione la pelle si stacca con maggiore
facilità.
La maturazione dipende dalla pezzatura, i bocconcini (intorno ai 100
g) vanno consumati il giorno stesso in cui sono stati prodotti per essere
gustati al meglio, mentre una mozzarella da 250 g raggiunge il miglior
grado di maturazione dopo 24 ore. Pezzature più grandi, come l’aversana da 500
g o la treccia da 1 kg, sono perfette anche dopo due giorni. Cosa cambia col
tempo? La mozzarella appena prodotta è calda e le fibre sono tenaci, stride
sotto i denti, man mano che il tempo passa la tenacia diminuisce, la solubilità
aumenta e si ottiene un prodotto in cui il latte è perfettamente distribuito
tra le fibre. La temperatura migliore per gustarla è tra i 18 e i 20°C, anche
se la legge prevede che sia trasportata a 4°C, quindi non tenetela in frigo
dopo l’acquisto, ma lasciatela in un luogo fresco immersa nel suo liquido di
conservazione.
|
La mozzatura della mozzarella di bufala |
|
La mozzatura a mano della mozzarella |
È finalmente arrivato il momento
di mangiarla… di cosa sa la mozzarella? Vi do un consiglio: prima di morderla
annusatela, sentirete profumo di burro e yogurt, e, a seconda della provenienza
e del caseificio, una nota muschiata o
un sentore di latte. Il gusto non si può descrivere, per me la mozzarella buona
sa di latte, non è salata, lascia la bocca con un velo di grasso, ma non
impastata, ha un sapore che persiste e che cambia partendo dal dolce per
arrivare muschiato.
|
Artigiani della mozzarella di bufala |
A Le Strade della Mozzarella ho
visto questo formaggio nelle mani di grandi chef e ho scoperto quanto sia
versatile. La mozzarella è perfetta con le mandorle e con il tè, con i prodotti
del mare, persino nei dolci. Sono passati quasi due mesi, eppure io sento
ancora in bocca il sapore della fresella con colatura di alici, alici e
mozzarella di Pasquale Torrente o della “caprese” dolce di Corrado Assenza. La
mozzarella è versatile, si presta a mille giochi, ma se avete un prodotto
fresco e di qualità, fate come fa Gennaro Esposito a La Torre del Saracino: servitelo
così com’è e gustatelo in purezza, accompagnato da acqua o bollicine.
|
Le bufale |
Infine, a Paestum ho visitato per
la prima volta un caseificio, ho visto come si produce la mozzarella e dove
vivono le bufale, quelle che tanto colpirono Goethe con i loro occhi infuocati,
anche se in quegli occhi io ho trovato solo dolcezza ed espressività. Ho
conosciuto diverse persone che la mozzarella di bufala la producono e la amano,
in primis Raffaele, del caseificio Barlotti, che mi ha portato in giro nel suo
caseificio (dove ho scattato le foto che vedete in questo post) raccontandomi
del suo impegno per un prodotto di qualità, e Mimmo, del caseificio Il
Casolare, che è per me l’incarnazione stessa della Mozzarella, perché da – anni
lavora per offrire un prodotto buono ed onesto.
|
Bufale del Caseificio Barlotti di Paestum |
La discussione su quale sia la
mozzarella migliore lascia il tempo che trova, ma oggi più che mai è importante
difendere un prodotto che è tra le eccellenze italiane e racconta la nostra
storia, una storia di gente che lavora tanto e si alza presto. La nostra storia
purtroppo è piena di furbi, che cercano di arricchirsi offrendo prodotti
mediocri e pericolosi a danno dei consumatori, è importante parlare anche di
loro per metterli a nudo ed isolarli. Non è un caso che io ne parli oggi, con
tutto il clamore che in questi giorni si è abbattuto sulla mozzarella di bufala
e sul consorzio della DOP, perché trovo sia giusto segnalare se c’è qualcosa
che non va, ma bisogna farlo senza dimenticare le eccellenze, i produttori
onesti e di qualità. Bisogna raccontare anche il buono, nonostante faccia meno
audience, per questo ho voluto raccontarvi la mia esperienza. Questo racconto è
un modo per ringraziare chi mi ha fatto assaggiare la mozzarella più buona che
io abbia mai mangiato e chi, nonostante tutto, continua a fare il suo lavoro
con passione e senza sotterfugi.
|
La mozzarella di bufala |
|
Vitello di bufala |
Ma... parli anche tu di bufala! Viva le intese inconsapevoli a distanza! :-)
RispondiEliminaIl sapore della mozzarella campana è unico, ogni volta resto stupita come fosse il primo assaggio!
Ho la fortuna di avere Teo che spesso va a trovare amici in Campania e quando torna mi porta sempre regalino... quasi lo obbligo, ahaha! :-)
il tuo riso è bellissimo e sono sicura che la mozzarella di bufala dà quel tocco in più :)
Eliminaè difficile trovare la mozzarella buona fuori dalla campania: fai bene a "chiedergli con gentilezza e amore, senza forzarlo" di portartene un po' ogni volta che passa da qui, hihihi
wow che meraviglia.
RispondiEliminasolo al pensiero mi è venuta l'acquolina in bocca!!!
la mia mamma ha capito che ne avevo voglia e me l'ha fatta trovare per cena venerdì sera che sono tornata a casa :)
EliminaWow!!! Quanto mi piacerebbe assaggiarla!!!
RispondiEliminaalcuni produttori dop spediscono in diversi posti, tu dove abiti?
EliminaVale cara io sono napoletana quindi so bene di cosa si parla... sapessi da quando vivo a Roma (ormai 7 anni) quanto mi manca quel gusto fresco, unico che si "strappa" ....
RispondiEliminaIn bocca al lupo per le tue cose!;) naturalmente ti seguo anche su bloglovine:* un bacione:)
come ti capisco, la mozzarella è sempre la cosa che manca di più ai miei amici che vivono all'estero. mia sorella quando è tornata da sei mesi in cina, ci ha chiesto di farle trovare la mozzarella per il primo pranzo in patria :D
Eliminaa roma però c'è chi porta la mozzarella di barlotti e ti assicuro che vale la pena cercarla ;)
si, si assaggiata, sono andata anche alla conferenza stampa a Roma tenuta proprio dal Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOPO (articolo nel mio blog) un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaè il tuo post che mi ha ispirato a parlarne ;)
Eliminaa presto, cara
la puoi acquistare anche sul nostro sito http://www.prodottitipici-campani.it/products/mozzarella-di-bufala-campana-dop
RispondiElimina