Vi scrivo dritta dritta da
Parigi, ma invece di raccontarvi della bontà della pasticceria francese e di
tutti i dolci che sto mangiando, vi parlo di un metodo orientale per rendere il
pane sofficissimo e morbido a lungo :P
Il Tang Zhong è un metodo
cinese che veniva utilizzato nella preparazione degli spaghetti e della pasta
per i ravioli, successivamente questa tecnica è stata adottata anche per la
preparazione del pane che risulta così molto più soffice e scioglievole. In pratica,
si mescola una parte di farina con cinque parti d’acqua e si porta questo impasto a 65°C, creando un
“water roux”. A questa temperatura l'amido contenuto nella farina gelatinizza
dando luogo a un composto denso e traslucido che, unito agli altri ingredienti,
favorisce l'assorbimento di una quantità maggiore di liquidi garantendo un
prodotto finale che rimane morbido e fresco più a lungo. Il water roux fa le
veci dei emulsionanti (in genere grassi come burro e olio) che di solito si
utilizzano per ottenere un'alveolatura piccola e omogenea e una consistenza elastica
e durevole per giorni. Ok, avete ragione: basta con la fisica, passiamo alla
ricetta!
Pancarrè con la tecnica Tang
Zhong
Per il Tang Zhong (detto anche
water roux o starter cinese):
30 g di farina 0
150 g di acqua
Per il pancarrè:
200 g di farina manitoba
240 g di farina 0
40 g di farina 00
120 ml di latte
130 ml di acqua
40 ml di olio extravergine di
oliva
20 g di zucchero
8 g di lievito di birra fresco
8 g di sale
130 g di Tang Zhong
Per il Thang Zong:
Mescolare in un pentolino la
farina con un po’d’acqua in modo da creare un composto senza grumi, quindi aggiungere
il resto dell'acqua e mescolare bene. Porre il pentolino su fuoco medio basso e
portare il tutto a 65°. Se non si ha il termometro si può spegnere il fuoco quando il Tang Zhong si addensa diventando
gelatinoso e, mescolando con il cucchiaio di legno, di riesce a vedere il fondo del pentolino.
Togliere dal fuoco e far
raffreddare immergendo il pentolino in acqua fredda e coprendolo con della
pellicola trasparente senza PVC bucherellata con uno stecchino in modo da far
fuoriuscire il vapore acqueo. Il water roux così preparato può essere usato appena raffreddato o conservato fino a tre giorni in frigorifero coperto da pellicola trasparente.
Per il pancarré:
Sciogliere il lievito
nell'acqua tiepida e inserirlo nella ciotola dell'impastatrice insieme agli altri ingredienti, tenendo da parte un paio di cucchiai
di farina, il sale e l'olio (che andranno aggiunti alla fine).
Impastare col gancio a foglia fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo, quindi aggiungere il sale mescolato con la farina rimanente e lasciar amalgamare.
A questo punto, aggiungere l'olio in più volte, mettendo la quantità successiva solo dopo che l'impasto avrà incorporato la precedente.
Impastare fino a quando l'impasto non si stacca dalla ciotola, quindi passare al gancio e far incordare l'impasto.
Rovesciare limpasto sul piano di lavoro e formare un rettangolo, schiacciandolo con le mani. Piegare l'impasto a portafoglio (piega a tre), poi ruotarlo di 90° ed effettuare un’altra piega a tre.
Formare una palla e porla a lievitare in un contenitore oliato. E’ comodo usare un contenitore dai lati dritti e non svasati in modo da poter controllare effettivamente la crescita dell'impasto. Attendere che l'impasto raddoppi, quindi rovesciarlo sulla spianatoia e stenderlo in forma rettangolare, fare un secondo giro di pieghe a tre e lasciarlo riposare dieci minuti coperto da una ciotola. Arrotolare l’impasto in modo da formare un cilindro e disporlo in uno stampo da plum-cake oliato. Far lievitare nel forno precedentemente intiepidito o in un luogo caldo e lontano da correnti d’aria fino a che l’impasto non sarà triplicato. Togliere lo stampo dal forno e riscaldare il forno a 190° C, infornare per 25 minuti, quindi fare la prova stecchino. Se la superficie del pancarré dovesse scurirsi troppo, coprirla con un foglio di alluminio. Sformare subito il pancarré e avvolgerlo in un telo in modo che l'umidità lo mantenga morbido. Lasciar raffreddare e conservarlo avvolto nel telo in un sacchetto per alimenti.
Impastare col gancio a foglia fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo, quindi aggiungere il sale mescolato con la farina rimanente e lasciar amalgamare.
A questo punto, aggiungere l'olio in più volte, mettendo la quantità successiva solo dopo che l'impasto avrà incorporato la precedente.
Impastare fino a quando l'impasto non si stacca dalla ciotola, quindi passare al gancio e far incordare l'impasto.
Rovesciare limpasto sul piano di lavoro e formare un rettangolo, schiacciandolo con le mani. Piegare l'impasto a portafoglio (piega a tre), poi ruotarlo di 90° ed effettuare un’altra piega a tre.
Formare una palla e porla a lievitare in un contenitore oliato. E’ comodo usare un contenitore dai lati dritti e non svasati in modo da poter controllare effettivamente la crescita dell'impasto. Attendere che l'impasto raddoppi, quindi rovesciarlo sulla spianatoia e stenderlo in forma rettangolare, fare un secondo giro di pieghe a tre e lasciarlo riposare dieci minuti coperto da una ciotola. Arrotolare l’impasto in modo da formare un cilindro e disporlo in uno stampo da plum-cake oliato. Far lievitare nel forno precedentemente intiepidito o in un luogo caldo e lontano da correnti d’aria fino a che l’impasto non sarà triplicato. Togliere lo stampo dal forno e riscaldare il forno a 190° C, infornare per 25 minuti, quindi fare la prova stecchino. Se la superficie del pancarré dovesse scurirsi troppo, coprirla con un foglio di alluminio. Sformare subito il pancarré e avvolgerlo in un telo in modo che l'umidità lo mantenga morbido. Lasciar raffreddare e conservarlo avvolto nel telo in un sacchetto per alimenti.
Il pane preparato con questo
metodo è sofficissimo, una vera piuma :) Inoltre si mantiene morbidissimo per
diversi giorni e regge bene anche il congelamento.
È perfetto per sandwich e
toast, ma secondo me la morte sua è tostato con un velo di burro e tanta
marmellata :)
Questo pane è semplice e
veloce da fare e credo che inizierò a sfornarne una doppia dose ogni weekend,
congelandone la metà, in modo da avere pane per sandwich e dolci colazioni
sempre pronto!
Questo metodo può essere usato
con tutte le ricette di pane, pizza o lievitati a cui volete conferire leggerezza
e morbidezza, considerando che per il water roux va usata una quantità ti
farina compresa tra il 5 e il 10% del totale.
Se volete maggiori dettagli
sulla fisica dietro questo metodo, sul gel creato dagli amidi che intrappola
una maggiore quantità di acqua e rende più difficile la formazione del glutine da
parte delle proteine contenute nella farina rendendo la mollica di questo pane
così soffice, trovate maggiori dettagli qui.
Valentina questo plumcake è favoloso non conoscevo questa tecnica e la segno subito. Una volta ho fatto un cake cuocendo prima gli ingredienti ma la tecnica ero molto più empirica e meno dettagliata della tua.
RispondiEliminaUn bacio grande, ma sei ancora a Paris?
Enrica
è davvero ottimo, provalo se ami il genere :)
Eliminaio ho in lista il tuo con la tahine ^_^
sono a Parigi fino al 26, ma purtroppo per lavoro e finora ho visto solo il laboratorio :( mi consolo con i dolci ;)
un bacione!
dici che se ci spalmo su la nutella commetto un sacrilegio? *-*
RispondiEliminaa presto! :)
ahahah, no: fai bene, a casa mia l'abbiamo apprezzato anche così! io adoro la versione tostata con la nutella :D
EliminaMitica! L'avevo vista anche io questa ricetta ma non l'ho ancora provata! Che brava! :D
RispondiEliminaA presto!!
grazie Laura, è un lievitato semplice, ma dà tanta soddisfazione ;)
EliminaIo sono per i metodi orientali infatti ho provato il metodo water roux e funziona!!!! buono questo pane!
RispondiEliminaanche io voglio provarlo applicato ad altri lievitati, la morbidezza è unica :)
Eliminae io che pensavo che fosse necessario chissà quale introvabile stampo,
RispondiEliminail tuo pane è straordinariamente bello e lo proverò al più presto
( e poi adoro le glosse scientifiche nei tuoi post)
grazie Noe ^_^ su certi argomenti mi sento in dovere di dare una spiegazione un po' "scientifica", è la fisica che si nasconde in me :)
Eliminain realtà per questa ricetta si potrebbe usare lo stampo da pane in cassetta che ha anche il coperchio (si chiama pullman, mi sa) e permette di ottenere una pane identico a quello per tramezzini, con la crosta chiara e la forma perfettamente quadrata, ma non ce l'ho e la versione tipo panebiancodelmulino mi piace molto :)
Non ho mai provato questa tecnica e mi incuriosisce molto , ma dici che funziona anche con il licoli?
RispondiEliminaComplimenti per il tuo pancarrè perfetto !!!!!
Un abbraccio :-)))
Ciao Nadia, in giro ho visto diverse ricette con la pasta madre e il Tang Zhong. Sono sicura che si trova anche il pancarrè e poi devi solo convertire le dosi da pasta madre a licoli :)
EliminaSe lo fai, fammelo sapere, prima o poi tornerò al licoli anche io ;)
Un bacio
aaaahhhhh Parigi ... quanto t'invidio!
RispondiEliminaper quanto riguarda la ricetta.. sai che è la prima volta che leggo di questo metodo? mi intriga un sacco e mi sa che settimana prox lo faccio anche io :) un bacione e goditi Parigi che è una meraviglia!!!
eh, SImo, insomma: sono qui da una settimana e ho visto solo il laboratorio (anche adesso sono al lavoro :( )
Eliminaquesto pane è rapido da fare, buono e si mantiene soffice a lungo, una lettrice l'ha già provato e mi ha detto che ha conquistato anche lei :) fammi sapere se lo provi!
E' incredibile quanto viene soffice!!
RispondiEliminaun bacio burroso!
bè direi che la tua tecnica è perfetta!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaCiao Vale :) Fantastica questa tecnica e fantastico il tuo pane! Salvo tutto, vorrei provare! :D Grazie per la ricetta e un abbraccio forte, buona permanenza a Parigi! Quando torni? :) :**
RispondiEliminasorpresina per te nel mio blog corriiiiii http://paneeolio.blogspot.it/2013/10/in-enorme-ritardo.html
RispondiEliminache bella ricetta devo assolutamente provare...
RispondiEliminaho della farina di cereali che non sapevo come usare... mi hai dato l'idea,,, e poi voglio provare questa nuova tecnica.
Grazie 1000
Ciao Valentine!
RispondiEliminaAnch'io ho fatto il pancarré di Piero, non avrei mai creduto che questo strano metodo desse risultati simili. Un pane morbidissimo, sofficissimo che si è mantenuto tale anche nei giorni successivi, nonostante la presenza del lievito di birra. Mi hai ricordato che devo rifarlo... quante cose devo rifare :)
Un sorriso, Tam (ex FrammentAria:))
Ma che bello scoprire un nuovo blog e un nuovo metodo per fare il pane in un lunedì piovoso! :)
RispondiEliminaDevo assolutissimamente provare a fare questo pane, l'idea che si mantenga a lungo mi alletta tantissimo.
Mi sono iscritta fra i tuoi lettori fissi per non perdermi nessun post, se ti va passa a trovarmi sul mio blog.
A presto!
ildeborino-busybee.blogspot.com
Io questo metodo non l'ho mai provato!! Mi hai convinta, prima o poi lo faccio!!
RispondiEliminaNon ho capito quando va messo l'olio,all'inizio con tutti gli ingredienti o alla fine poco per volta??
RispondiEliminaHai ragione, Sonia, non si capisce bene: l'olio va aggiunto solo alla fine e un po' per volta :)
EliminaHo riscritto la ricetta cercando di essere più chiara, fammi sapere se hai altri dubbi :)
Eliminasi può sostituire la farina con la farina integrale? che dosi mi consigli?
RispondiEliminaCiao Serena, certo, anzi questo metodo è particolarmente consigliato nei pani con una gran percentuale di farina integrale perché ne sostiene la struttura. Ho provato a fare questo pancarrè anche con la farina integrale, ti consiglio di fare lo starter con la farina 0 e di lasciare intatta la manitoba, mentre puoi sostituire tutto il resto della farina (240 g) con la farina integrale. Ho provato anche a farlo di sola integrale, ma viene meno soffice e in genere il sapore è migliore mettendone metà e metà ;) Fammi sapere se hai altri dubbi! (Se mi mandi una foto del risultato mi fai felice!) A presto :)
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