Ecco il mio secondo piatto per
il contest “Pasta Bufala e Fantasia!
Reinventa la tradizione” organizzato da Le Strade della Mozzarella in collaborazione col Pastificio dei Campi!
Ho raccontato spesso che la partecipazione alla convention Le Strade della Mozzarella 2013 ha rappresentato per me l’inizio di un percorso di crescita
gastronomica e culturale, per questo volevo rendere omaggio a questa
manifestazione, ai suoi organizzatori e alla loro zona di provenienza, così,
oltre alla Mozzarella di Bufala Campana DOP della zona di Paestum, ho scelto di
usare i carciofi. I carciofi tondi di Paestum sono una delle tante ricchezze
della Campania e sono tutelati dal marchio IGP.
Dovendo scegliere un piatto da innovare e rivisitare, ho deciso di partire
dai carciofi a “furnacella”, ossia semplicemente arrostiti sulla brace.
Semplicità assoluta e un profumo che caratterizza le domeniche mattina
invernali nelle strade di campagna della mia regione. Dovevo però trasformare
un contorno/antipasto in un primo piatto e ho voluto farlo rispettando più che
potevo i protagonisti. Niente cotture strane per la pasta, ma una bollitura
delicata che non spezzasse le candele e una cottura al dente, che esaltasse il
sapore di grano e la consistenza di questo magnifico prodotto. I carciofi, come
tutte le verdure, danno il loro meglio se trattati con delicatezza, così mi
sono lanciata nella sfida della cottura sottovuoto a bassa temperatura, che
concentra ed esalta i sapori. L’idea di partenza viene niente poco di meno che
da Niko Romito, ma la vera difficoltà è realizzarla a casa senza un rooner! I carciofi
cotti a bassa temperatura sono morbidi e delicati, per richiamare il profumo
dei carciofi a furnacella li ho affumicati in maniera casalinga con rosmarino e
foglie di limone e ho completato la consistenza con una sorta di glassatura in
padella , anche in questo caso ispirata da Romito, ottenuta senza aggiunta di
grassi, semplicemente spennellando i carciofi con una salsa ottenuta dai loro
gambi. Incredibile ma vero, grazie all’affumicatura che asciuga la parte
esterna dei carciofi, si ottiene una piacevolissima crosticina che contrasta
con l’interno morbido delle fette di carciofo. Infine, come esaltare la
mozzarella di bufala? Nulla di più semplice: servendola freschissima e a
temperatura ambiente, visto che l’anno scorso a LSDM ho imparato che questo
prodotto dà il suo meglio a 18-20°C. Ho scelto di usare una treccia per
contrapporre la sua callosità a quella delle candele e creare un gioco di
consistenze con la crosticina croccante e l’interno fondente dei carciofi. Per
completare il piatto, volevo richiamare i sentori dell’affumicatura, limone e
rosmarino, così ho usato le zeste di limone grattugiate che danno un tocco
fresco e brioso, il sale affumicato delle Hawaii (per rinforzare l’aroma di furnacella)
e un’aria di rosmarino. L’utilizzo dell’aria (la schiumetta bianca che man mano
sparisce nel corso della lunghissima sessione fotografica :P ) permette di
introdurre l’aroma del rosmarino senza che questo risulti invasivo, se non vi
fidate di me, pensate che la usa persino Massimo Bottura nella sua Compressione
di Pasta e Fagioli :P
L’abbinamento pasta/carciofi/mozzarella era già comparso su questo blog, e
in questa versione mi convince ancora di più. I tannini dei carciofi puliscono
la bocca dalla grassezza della mozzarella e l’insieme è davvero equilibrato.
Inoltre, ho scoperto che il carciofo contiene una sostanza amara, la cinarina,
che però inibisce i recettori di amaro, aspro e salato e fa sì che gli altri
cibi (ma anche i vini) vengano percepiti come “più dolci”. Ne risulta
un’esaltazione della dolcezza della mozzarella in un gioco di sapori e
consistenze che mi ha dato davvero soddisfazione.
In questo periodo di “studio” per il contest ho scoperto che la cucina moderna è anche il frutto di un processo di alleggerimento e questo piatto è realizzato senza alcun grasso aggiunto. Ho voluto provare a non usare nemmeno il mio adorato olio extravergine di oliva e vi assicuro che, in questo caso, non se ne sente la mancanza perché la mozzarella dona rotondità al piatto e gli oli essenziali del limone e del rosmarino gli danno spessore e complessità. Questo contest è stato un gioco divertente che mi ha permesso di imparare qualcosa di nuovo e di crescere ancora un po’.
In questo periodo di “studio” per il contest ho scoperto che la cucina moderna è anche il frutto di un processo di alleggerimento e questo piatto è realizzato senza alcun grasso aggiunto. Ho voluto provare a non usare nemmeno il mio adorato olio extravergine di oliva e vi assicuro che, in questo caso, non se ne sente la mancanza perché la mozzarella dona rotondità al piatto e gli oli essenziali del limone e del rosmarino gli danno spessore e complessità. Questo contest è stato un gioco divertente che mi ha permesso di imparare qualcosa di nuovo e di crescere ancora un po’.
Candele del Pastificio dei Campi con carciofi e mozzarella di bufala