Biscotti bicolore di Gianluca Aresu




Ho preparato questi biscotti friabili e profumati seguendo una ricetta di Gianluca Aresu, maitre chocolatier che ho incontrato per caso facendo zapping durante una pigra colazione del weekend. Ascoltarlo descrivere una frolla friabile e dalla lunga conservabilità, e passare in cucina a impastarla è stato tutt’uno :)
Dopo aver assaggiato questi biscotti, sono andata a ripescare tutte le puntate della sua trasmissione e confesso di essermi innamorata delle preparazioni di questo bravissimo pasticcere, spiega tutto in maniera chiarissima e ogni puntata è piena di consigli e piccoli trucchi del mestiere. Vi lascio la ricetta della sua pasta frolla e la descrizione di come ho ottenuto girelle e scacchiere, mentre nelle note trovate le sue utilissime dritte.

Biscotti bicolore da credenza


Vanillekipferl, biscotti di Natale tradizionali

I kipferl sono tradizionali biscotti di Natale austriaci

I vanillekipferl sono dei biscotti di Natale alle mandorle tipici di Austria e Germania. Il loro nome si traduce in “cornetti alla vaniglia”, infatti, questi tradizionali biscotti a forma di mezzaluna profumano di vaniglia. L’impasto è arricchito dalle mandorle e il risultato si scioglie in bocca. Si conservano per una settimana in una scatola di latta, quindi sono il regalo goloso natalizio perfetto.

Vanillekipferl

L'insalata contadina tipica di Ischia

L'insalata cafona ischitana è un piatto tipico tipico della tradizione contadina dell'isola di Ischia. Si tratta di una preparazione estiva e povera, preparata con quello che offriva l'orto. La base è costituita da patate (preferibilmente novelle), pomodori freschissimi e tanta tanta cipolla conditi, come nella migliore tradizione mediterranea, da tanto olio extravergine di oliva e basilico. 
L'insalata contadina, piatto tipico dell'isola di Ischia
La particolarità dell'insalata contadina è che ha tanti nomi quante varianti, una per ogni famiglia dell'isola. A casa mia si chiama insalata della vendemmia, perché veniva preparata e mangiata come merenda dai contadini durante le lunghe giornate di vendemmia. Noi aggiungiamo olive verdi e sedano, ma anche alici e tonno sott'olio quando vogliamo farne un piatto unico. Tra le aggiunte più gettonate ci sono la scarola riccia, le melanzane sott'olio, i peperoncini verdi di fiume, ma anche il peperoncino piccante. Per tutti quest'insalata è l'estate, non può mancare alle cene in terrazza, ma la troverete nei tanti chioschi sulle spiagge per un pranzo fresco e veloce tra un tuffo e l'altro.


Limoni e foglie di limone ripieni di mozzarella

I limoni ripieni di mozzarella prima di andare in forno
In questi giorni mi è venuta voglia di una mozzarella di bufala buona e ho fatto una salto in caseificio per comprarla freschissima.  Con quella avanzata, ispirata dai tanti limoni che ci regala l’orto del mio papà, ho deciso di rifare un antipasto che mi aveva conquistato l’estate scorsa. Potete trovare questa ricetta fresca e gustosa anche su Spadellandia: eccola qui!
 
Ormai vi ho abituato all’abbinamento di mozzarella di bufala e limone e questo piatto ne è una conferma: una vera delizia eppure semplicissimo da preparare! Se avete la fortuna di avere limoni con le foglie, vi consiglio di provare a imbottire anche quelle, daranno una nota amara che smorza il dolce della bufala e con una spolverata di pepe crea un’armonia perfetta! 

È una ricetta estiva, infatti le foto che vedete le ho scattate in occasione di un pranzo all’aperto, ma è perfetta anche in inverno per portare il sole a tavola in una giornata grigia. Se ancora non vi ho convinto, vi dico che questa ricetta arriva dal libro Il mio Giro d'Italia di Jamie Oliver, un vero e proprio omaggio del cuoco inglese alla nostra cucina. Vi riporto pari pari la ricetta di Jamie Oliver, aggiungendo alla fine le mie note, provatela per portare colore sulle vostre tavole e un profumo delizioso nelle vostre cucine.

Limoni e foglie di limone ripieni di mozzarella di bufala
Limoni ripieni di mozzarella, un antipasto estivo

Le uova sode alla coque o barzotte perfette: uova al vapore!

uova sode perfette
Uova alla coque sempre perfette con la cottura al vapore

Questo metodo permette di ottenere uova dalla cottura perfetta che si sgusciano facilmente, nel minor tempo possibile.
L'ho usato decine di volte e assicuro che è a prova di bomba. Dovrete solo regolare i tempi in base al grado di cottura preferito:

Il polpo si cuoce nell’acqua sua

Polpo cotto senza acqua in pentola a pressione

Conoscete questo detto? E lo sapete che è la verità? :D Ebbene sì, il polpo cuoce (benissimo) senza alcuna aggiunta di acqua ed è molto più tenero e gustoso di quello lessato! Oggi, per interrompere la sequenza di dolci e confort food che sono le uniche cose di cui ho voglia con questo tempaccio, ho pensato di propinarvi una delle mie non ricette :D infatti, si tratta più che altro un metodo di cottura, che ho scoperto l’estate scorsa grazie a un collega barese e che da allora consiglio a tutti. Potete usare qualsiasi tegame dal fondo spesso che abbia un coperchio che chiuda bene, ma se proprio siete in vena di sperimentare provate con la pentola a pressione, gusto assicurato e tempo risparmiato.

PS: so che queste foto sono un po’ PULP, ma volevo rendere l’idea del sapore e del profumo del mare e si sa che il mare è selvaggio :)


Polpo senza acqua (anche in pentola a pressione)
Polpo cotto nell'acqua sua



Migliaccio di semola, ricetta tradizionale

 

Il migliaccio è un dolce di carnevale napoletano a base di ricotta e semola

Il migliaccio di semola è un dolce napoletano tipico del periodo di carnevale. Si tratta di una torta morbida, basso e profumata di agrumi, preparata con ricotta e semolino (che altro non è che semola non rimacinata) e arricchita da una pioggia di canditi, ne esistono mille versioni, anche salate. 

Avevo già postato una ricetta del migliaccio di semola tempo fa, ma stavolta voglio segnarmi la ricetta tradizionale, per essere certa di non perderla, visto che questa versione mi è piaciuta tantissimo.

Migliaccio di semola

Chiacchiere: ed è subito Carnevale!

Bugie, frappe, galani, come si chiamano da voi? Per interrompere la sequenza di primi piatti ho pensato di offrirvi il dolce fritto di Carnevale per eccellenza. Quelle che vi mostro sono state preparate domenica scorsa dalla mia mamma e dalle mie sorelle, apposta per me che a Carnevale sarò di nuovo in Francia :) e non erano pensate per il blog. Quando ho postato la foto di queste chiacchiere così friabili, leggere e croccanti su facebook, però, ho avuto tante richieste della ricetta che ho pensato di condividerla anche con voi, quindi perdonatemi per le foto, ma non perdetevi queste deliziosi sfizi fritti!
 

Chiacchiere: dolci fritti di Carnevale

Baci vegan, per un San Valentino senza lattosio

Baci vegani, con ripieno di caramello raw

Questi cioccolatini vegan sono una versione sanissima e adatta a tutti dei famosi baci: sono senza lattosio e altri derivati animali e il ripieno è raw e interamente a base di frutta secca. 
Il connubio caramello salato e cioccolato si rivela vincente anche in questa versione raw e vegan, perfetta per chi cerca di limitare zuccheri e grassi. 
Ho effettuato il temperaggio per inseminazione, non è perfetto, ma il gusto è decisamente riuscito.

 
Cioccolatini baci vegan alla frutta secca

Baci di cioccolato homemade

Per i miei baci di cioccolato ho realizzato un ripieno cremoso senza panna, riempiendoli con una ganache al cioccolato bianco. Ho aggiunto mirtilli rossi e noci (dolce e amaro) per punteggiare un cielo di dolcissimo cioccolato bianco. Baci dolci e morbidi, ma con un tocco croccante.

Più buoni dei Baiocchi: balocchi con ganache alla nocciola di Gianluca Aresu



Avete cioccolato delle uova di Pasqua da smaltire? Per quello fondente sul blog ci sono già diverse ricette a base di cioccolato: la caprese, i biscotti al doppio cioccolato, quelli col dulche de lecheo la Nutella, i croccantini di Benevento… Ieri però mi sono accorta che non c’è nemmeno una ricetta col cioccolato al latte, così ho deciso di rimediare e di suggerirvi una buonissima ganache alla nocciola. La ricetta è di GianlucaAresu, il maitre chocolatier di cui avevo già parlato qui. La ganache al cioccolato al latte e nocciola di cui vi lascio la ricetta oggi è perfetta da conservare in dispensa per regalarsi una merenda golosa spalmandola su pane, panbrioche o fette biscottate, ma diventa una vera delizia se, come suggerisce il maestro Aresu la accoppiamo con la sua frolla sablè. Avete presente i Baiocchi del Mulino Bianco? Ecco, meglio, molto meglio e supergenuino!

Più buoni dei Baiocchi: balocchi con ganache alla nocciola di Gianluca Aresu

La minestra salvagioia, piatto della tradizione dell'isola d'Ischia

La minestra salvagioia, antico piatto della tradizione contadina ischitana
La minestra salvagioia è un antico piatto della tradizione contadina dell’isola d’Ischia. Si tratta di una zuppa povera a base di fagioli bianchi ed erbe spontanee. Questo piatto è l’antenato di tutte le minestre di legumi e verdure a foglia che si compaiono spesso sulle tavole invernali napoletane: scarole e fagioli, broccoli e fagioli, ma è ancora più povera e contadina perché preparata principalmente con erbe selvatiche. Oggi per me questo è un piatto da re, servono conoscenze botaniche per riconoscere le erbe selvatiche e tempo per scovare i sentieri dove poterle raccogliere. Per preparare questa zuppa mi servono i consigli di mio padre e l’occhio attento di mia madre, mi serve la saggezza di generazioni di ischitani.
 
La minestra salvagioia è un piatto che segue le stagioni, il sapore cambia man mano che dall’autunno ci si inoltra nell’inverno fino ad arrivare alle erbette primaverili. Nei sentieri dietro casa mia ho raccolto borragine, finocchio selvatico, tarassaco, cicoria, rucola servatica, tunz, caccialepre, ma si usano anche il cardo, l’ortica e la raspulella. Alle erbe spontanee si possono aggiungere le verdure a foglia offerte dall’orto, io ho trovato scarole, friarielli e diiversi tipi di broccoli e minestra di cui nemmeno conosco il nome!

Non so bene dove nasca il nome “salvagioia”, forse è legato ai tempi di carestia, quando l’uso delle erbe di stagione era considerato l’inizio felice di un nuovo ciclo, forse indica che questa minestra è nutriente e ricostituente.

Nella cultura contadina ischitana il maiale, sotto forma di cotica o gambetto di prosciutto non può mancare, ma io ne propongo una versione totalmente vegana, ma non per questo meno gustosa. Essendo una ricetta della tradizione, non indico le dosi: si va a occhio!

Minestra salvagioia

Snack sano e vegano? Ceci speziati croccanti

I ceci speziati croccanti sono uno snack sano e gustoso
 
Avete voglia di uno snack sano eppure gustoso? Proteico eppure vegan? E persino gluten-free?  Ho la soluzione che fa per voi! I ceci speziati croccanti sono uno spezza fame insolito, ma anche l’aggiunta perfetta per dare un tocco piccante alle insalate o una nota croccante a un piatto di pasta con le verdure. Ma prima di mostrarvi come li ho usati, eccovi la ricetta base, per realizzarla potete usare i ceci lessati da voi, ma se siete di fretta e non volete rinunciare ai vostri ceci arrostiti, provate i ceci al vapore Nuova Terra che ho usato io, sono senza sale aggiunto, hanno una la consistenza perfetta che li invita a sgranocchiarli direttamente dalla busta, ma diventano davvero irresistibili una volta resi speziati e croccanti. In foto li vedete serviti come aperitivo mediorientale insieme a melanzane arrostite e una fresca salsa tzaziki, la combinazione è di quelle perfette, vi consiglio di provarli associati alle verdure di stagione che preferite!

Ceci speziati croccanti

Shokupan, pane morbido al latte giapponese

Il pane soffice al latte è uno dei prodotti da forno giapponesi più famosi. In giapponese shokupan significa letteralmente "mangiare il pane", tanto è vero che tutti i panini giapponesi hanno come base fette di questo pancarrè che si scioglie in bocca ed è la versione leggera del famoso Hokkaido milk bread.

Il pane soffice al latte giapponese, detto shokupan

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