Quello che mi affascina quando vado in giro e scopro piatti stranieri, è vedere come gli stessi ingredienti diano vita a prodotti diversi, ma a loro modo simili, ma anche come prodotti diversi diano vita a sapori che si somigliano. Mi è successo con questi biscottini di semola, assaggiati in un ristorante marocchino a Parigi. Mi hanno ricordato le paste di mandorle, così quando sono tornata a casa e mi sono trovata tra le mani la preziosa semola Senatore Cappelli, ho pensato di farle fare un giro per il Mediterraneo: è partita da Matera, ha attraversato il mare per questi biscottini marocchini ed infine è tornata indietro per profumarsi di limone e tuffarsi nella cannella e nel Marsala. Se il pane di ieri rappresentava la semplicità, oggi voglio parlare di condivisione, di prodotti che uniscono e mescolano le tradizioni, che ci portano alla scoperta delle nostre radici, ma anche delle altre culture, di storia che passa attraverso la cucina… ecco a voi i miei biscottini del Mediterraneo, proposta dolce per MangiareMatera :)
Ingredienti (per circa venti biscotti)
200 g di semola rimacinata di grano duro Senatore Cappelli
95 g di zucchero a Velo
20 g di burro
42 g di olio di semi di arachide
1 uovo
1/2 cucchiaino di lievito chimico
1 pizzico di sale
La scorza grattugiata di un limone
Zucchero a velo (ma anche zucchero semolato, cannella e
riduzione di marsala) per completare
Procedimento
Sciogliere il burro e aggiungere la scorza di limone grattugiata, scaldare
nuovamente fino ai primi sfrigoli, aggiungere l’olio e lasciare intiepidire.
Montare l’uovo con lo zucchero a velo fino a ottenere un composto bianco e spumoso, quindi aggiungere la miscela di olio e burro e montare ancora per qualche secondo. Unire quindi la semola setacciata con il sale e il lievito. Far riposare l'impasto in frigorifero per almeno un'ora in modo da ottenere un impasto più compatto.
Montare l’uovo con lo zucchero a velo fino a ottenere un composto bianco e spumoso, quindi aggiungere la miscela di olio e burro e montare ancora per qualche secondo. Unire quindi la semola setacciata con il sale e il lievito. Far riposare l'impasto in frigorifero per almeno un'ora in modo da ottenere un impasto più compatto.
Preriscaldare il forno in modalità statica a 170°C e ricoprire una teglia con
un foglio carta forno. Prelevare delle porzioni di pasta grandi circa come una
noce e ricavare delle palline, facendole rotolare tra le mani, quindi rotolarle
nello zucchero a velo (o la variante che preferite) e disporle sulla teglia schiaccandole leggermente.
Nel caso l'impasto si attacchi alle mani, basta ricoprirle con un po’ di
zucchero a velo quando si formano le palline, ma se l’impasto è freddo non si
hanno grossi problemi.
Infornare per circa 15 minuti a 170°C. I ghoriba sono pronti quando presentano
sulla superficie le "classiche" crepe, non devono assolutamente
diventare scuri.
Note
Gli originali prevedono l’uso dell’aroma di vaniglia, ma
io ho deciso di profumarli al limone e per intensificare il suo profumo, ho
grattugiato la scorza nel burro caldo, gli oli aromatici del limone sono
liposolubili e in questo modo i biscotti vengono profumatissimi!
Il sapore dei ghoriba ricorda quello delle paste di
mandorla, ma le mandorle non ci sono!
In foto vedete anche la versione senza zucchero, ma con un incavo pronto ad accogliere frutta secca, confetture, marmellate o creme di cioccolato :) io ho usato una riduzione di marsala e ho trovato che ci stesse benissimo!
In foto vedete anche la versione senza zucchero, ma con un incavo pronto ad accogliere frutta secca, confetture, marmellate o creme di cioccolato :) io ho usato una riduzione di marsala e ho trovato che ci stesse benissimo!
Sono perfetti per accompagnare un tè, magari alla menta :)
A
casa mia i più apprezzati sono quelli con zucchero semolato e cannella, e voi
quali preferite?
La cucina che nasce attraverso i nostri viaggi è sempre speciale e anche questa volta mi piace tanto la tua proposta, questi sono perfetti all'ora del tè ma anche ora con un bel caffè.
RispondiEliminaBaci Vale
Sono talmente belli che sembrano comprati... ma tu ci hai abituato a questo tipo di delizie e raffinatezze... in bocca al lupo per il contest la ricetta è davvero originale e molto nuova un abbraccio immenso Vale:*
RispondiEliminacome sanno di buono questi biscotti! dici che è fondamentale l'olio di arachide?
RispondiEliminaun caro saluto
Su
Eh si portano con se il sapore del mediterraneo! sono un gioiello!
RispondiEliminasono una favola questi ghoriba!!! complimenti
RispondiEliminaChe meraviglia........devono essere deliziosi!Io ne ho fatta una versione simile ma con la farina di ceci...e vengono sempre da lontano........molto particolari.....l'aspetto e' molto simile ai tuoi..........che devo provare assolutamente!!!!
RispondiEliminaSono perfetti e molto invitanti bella ricetta !!!
RispondiEliminaUn abbraccio :-)))
Non saprei proprio quali scegliere..facciamo entrambi :-P!!!
RispondiEliminaQuesti biscotti non mi sono nuovi, li ho fatti una volta x il compleanno del mio nonno in quanto non prevedevano grassi dannosi x la sua salute e ne siamo rimasti tutti innamorati! Me li hai fatti piacevolmente tornare in mente..alla prossima fornitura di semola me li faccio :-D
Brava brava brava!
la zia Consu
Prendo subito la tisana della sera e "puccio" dentro le tue palline buonissime... ovviamente assaggio ogni tipo, non potrei mai fare torti a qualcuna... :P
RispondiEliminaCara Valentine...quello che apprezzo di più del tuo blog è la curiosità...quella "marcia in più" che ti fa andare oltre al conosciuto, verso la prova e "l'esperimento"(appunto). Insomma, in mezzo ai taaanti che si occupano di cucina tu sei davvero speciale! Un abbraccio Betulla (in questo periodo lettrice silenziosissima...ma sto lentamente uscendo dal letargo forzato)!
RispondiEliminap.s: la riduzione di Marsala è fatta da te o si trova pronta?
Eccomi, anche se in ritardo... in bocca al lupo per il concorso. :)
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